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(in continuo aggiornamento)
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Il convegno sarà una bella occasione per incontrarci, essere associazione e formarci per il bene dei nostri ragazzi; un punto di partenza per accompagnarli nel loro percorso di crescita. Investire nella formazione infatti significa moltiplicare le ricchezze che possiamo donare.
Il cuore di ogni giovane è “terra sacra”, portatore di semi di vita davanti al quale dobbiamo “toglierci i sandali”
per poterci avvicinare e approfondire il Mistero.
(Esortazione apostolica post sinodale Christus Vivit, n.67 – Papa Francesco)
Come donne e uomini, educatrici e educatori, capo e capi della nostra amata Associazione, vogliamo cogliere la sfida di guardare al cammino dei nostri ragazzi, di interrogarci sul loro percorso di progressione personale unitaria, per approfondire le sfumature del metodo e lasciarci ispirare dalle riflessioni e dal confronto.
Siamo convinti che una comunità educante è tale se sa guardare con uno sguardo di cura chi la abita, allora mettiamo al centro i ragazzi: il modo più bello per coltivare il futuro!
Lo faremo assieme come Regione approfondendo tre filoni, sviluppati nelle due giornate di convegno con delle tavole rotonde il sabato pomeriggio e dei laboratori la domenica.
CIAO BRO
la relazione con i ragazzi e le ragazze
Camminando al fianco delle ragazze e dei ragazzi ne leggiamo realtà e sogni, fragilità e prospettive nuove.
Ci scontriamo a volte con la fatica di scegliere e progettarsi, di vivere i fallimenti e l’ansia delle aspettative, ma respiriamo anche il desiderio e la speranza di costruire nuovi modelli sociali, un futuro sostenibile, in uno slancio di impegno e creatività. Come investire oggi nella relazione in modo che sia davvero educativa?
Stefano Laffi
Sociologo, ricercatore presso la cooperativa sociale Codici (Milano). Docente presso L’università Bicocca, Cattolica e Politecnico. Scrive per Feltrinelli. Si occupa di mutamento sociale, culture giovanili, processi di partecipazione e protagonismo. Ha collaborato al film Futura selezionato per il festival di Cannes.
Francesco Silipo
Vive a Bologna, è stato incaricato nazionale della branca L/C dal 2015 al 2021. Oggi è Aiuto Capo cerchio nel Bologna 1 e Capo campo CFM L/C; per AGESCI si occupa di Relazioni etiche e sane di cura ed è referente nel Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Gruppo CRC); ha contribuito al percorso sul tema della Partecipazione promosso dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza. Tra i suoi pallini ci sono la Promessa, la comunità educante e la partecipazione vera dei ragazzi.
BELLA FRA
una comunità per crescere
Con lo scautismo i ragazzi e le ragazze vivono l’appartenenza ad una comunità, come luogo di accoglienza e solidarietà, come spazio per progettare e testimoniare i valori della Legge e della Promessa. Qui possono rendere concreto che quel “rendersi utili” diventa farsi dono per gli altri.
Come Capi ci impegniamo a trasmettere il valore del bene comune? Quali equilibri vanno mantenuti dentro e fuori dalle nostre comunità per formare il buon cittadino?
Giorgio Prada
Formatore e pedagogista, docente a contratto presso il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa” dell’Università di Milano – Bicocca.
Da sempre impegnato nel volontariato educativo
Donatella Mela
Già Responsabile di Zona e Responsabile Regionale Ligure è stata Capo Guida della nostra associazione dal 2016 al 2020. Donatella è medico presso il Santa Corona di Pietra Ligure, è formatrice AGESCI e membro attivo della Comunità Foulard Blanc.
STAI CHILL
camminare con Dio
Il nostro essere Capi, fratelli, compagni di strada ci impegna a camminare come i discepoli di Emmaus in modo che la Parola diventi vita incarnata.
Papa Francesco ci ricorda che «Non siamo più in un regime di cristianità, serve un cambio di mentalità nella Chiesa. […] È in atto un cambiamento d’epoca, l’atteggiamento sano è lasciarsi interrogare dalle sfide di oggi».
Che il nostro convenire sia per prepararci e metterci al servizio di una nuova realtà che chiama, interrogandoci per il bene di quanti ci vengono affidati:
Come le Parole di Gesù possono orientare la nostra vita?
Perché vale ancora la pena seguire Gesù?
Come possiamo incontrare e far incontrare Dio, dando testimonianza di questa gioia?
Marco Tibaldi
Insegna teologia sistematica all’Università di Bologna (nel nuovo corso di laurea specialistica) e all’Istituto Superiore di Scienze Religiose. Insegna filosofia nel liceo “Archimede” di San Giovanni Persiceto (BO). Fondatore della compagnia teatrale “Gli amici di Guido” da più di vent’anni svolge un’intensa attività di formatore in diverse diocesi italiane, in particolare sui temi del primo annuncio e della narrazione. Oltre ai numerosi tesi, collabora con la pagina culturale dell’Osservatore romano.
Don Manuel Belli
Sacerdote della diocesi di Bergamo, insegnante presso la Scuola di Teologia del seminario diocesano e presso la scuola superiore. Redattore di una rivista di pastorale liturgica per l’editrice Queriniana. Pubblica attivamente contenuti sui social.
Questi temi saranno sviluppati nelle due giornate di convegno con delle tavole rotonde il sabato pomeriggio e dei laboratori la domenica.
Domenica mattina parteciperemo a laboratori che ci daranno l’opportunità di tradurre in termini operativi e pratici quello che nelle tavole rotonde abbiamo raccolto come stimolo. Ciascun Capo potrà scegliere un laboratorio in base a queste categorie:
– La progressione personale in branca LC
– La progressione personale in branca EG
– La progressione personale in branca RS
– La progressione personale in una visione di interbranca
– La progressione personale nella visione del Capo gruppo.
BRANCA L/C
A) CIAO BRO – uno sguardo ai nostri ragazzi
LC.CB.1 | Che sbatti gli scout! | Accompagnare i bambini nel vivere gli impegni presi in modo continuativo, in controtendenza rispetto alla vita veloce nel mondo che ci circonda che richiede loro performance elevate in ogni ambito. |
LC.CB.2 | C.d.A.: Cose da Adulti? | Affiancare il C.d.A. nella loro crescita emotiva, potenziando la capacità di gestione della stessa. |
LC.CB.3 | Signori bambini | Porci a fianco dei nostri L/C e camminare con loro avendo cura di preservare la loro spensieratezza e la fantasia, senza giudizio. |
B) BELLA FRA – una comunità per crescere
LC.BF.1 | Crescere… che fatica! | Vivere con attenzione il momento dei passaggi di branca, lanciandosi alla scoperta del nuovo, superando la paura di sbagliare. |
LC.BF.2 | Il canto di Mor | Giocare la Parlata Nuova nel linguaggio dei bambini di oggi. |
LC.BF.3 | Attorno alla Rupe e sotto la Grande Quercia | Imparare a vivere il valore politico della comunità, come prototipo di società civile, valorizzando le potenzialità e peculiarità di ciascun bambino. |
C) STAI CHILL – camminare con Dio
LC.SC.1 | Sulla pista e sul sentiero con Gesù | Vivere la Fede nella quotidianità, come esperienza di vita cristiana che permea la vita della comunità di B/C. |
LC.SC.2 | Giocare la Fede! | Vivere la Fede all’interno dell’Ambiente Fantastico e testimoniarla attraverso il Gioco. |
LC.SC.3 | Il Racconto dei racconti | Conoscere la Parola, abbandonare le tradizioni e conciliare la proposta di Fede in B/C con quella quotidiana, utilizzando un linguaggio a misura di bambino, aprendosi all’accoglienza degli altri. |
BRANCA E/G
A) CIAO BRO – uno sguardo ai nostri ragazzi
EG.CB.1 | Inside out | Riconoscere, accogliere e vivere le proprie emozioni |
EG.CB.2 | Perché io valgo! | Capire e conoscere le proprie potenzialità, stimolare l’autostima dei ragazzi con la consapevolezza del cammino fatto fino a quel momento. Stimolarli a puntare in alto, a vivere il loro sogno. |
EG.CB.3 | Braci o abbracci | Aiutare i ragazzi a gestire i conflitti all’interno delle squadriglie, attenzione alle relazioni “difficili” vissute anche nel percorso fatto. |
EG.CB.4 | Mani abili | Fare le cose con le proprie mani sviluppa l’abitudine all’autonomia, educa alla valorizzazione di ciò che si possiede, stimola la creatività sia nelle progettazioni che nelle realizzazioni concrete. |
B) BELLA FRA – una comunità per crescere
EG.BF.1 | Ogni ruolo ha il suo tempo | Aiutarli a prendere consapevolezza e a vivere adeguatamente la responsabilità del proprio ruolo. |
EG.BF.2 | Cadere, rialzarsi, crescere | Aiutare i ragazzi a rialzarsi dopo una “caduta” e far vivere i momenti del loro percorso di crescita in modo adeguato all’età e alla maturità. |
EG.BF.3 | Estote Parati | La gestione di situazioni complesse da considerare anche come una risorsa: accogliere e accompagnare con naturalezza e rispetto del vissuto ragazzi con qualsiasi forma di difficoltà (fisica, emotiva, relazionale…) |
EG.BF.4 | Nel sentiero che porta dalla natura alla società | Un territorio fatto persone, di istituzioni e di ambiente, nelle quali ricercare le risorse da sviluppare o preservare. Una conoscenza, quella del territorio, da approfondire con strumenti sempre più idonei e tali da sviluppare via via maggiori capacità di comprensione dei processi sociali e ambientali che lo caratterizzano e dei possibili spazi di intervento. |
C) STAI CHILL – camminare con Dio
EG.SC.1 | Camminiamo insieme | Vedere e cercare il volto di Gesù negli altri: l’esperienza di fede come dimensione comunitaria. |
EG.SC.2 | Sul sentiero con Gesù | Accompagnare il ragazzo nella ricerca della sua vocazione: aiutarlo a rileggere il suo vissuto. Riconoscere, condividere ed essere testimoni di esperienze di vita cristiana. |
BRANCA R/S
A) CIAO BRO – uno sguardo ai nostri ragazzi
RS.CB.1 | Scelgo io o scegli tu? Dal noviziato alla partenza | Il ruolo del capo nella mediazione tra la comunità e il singolo. Il Capo è garante delle esperienze educative vissute all’interno della comunità che consentono al singolo di maturare delle scelte autonome. Bisogno formativo: difficoltà nel vivere la dinamica tra educatore ed educato. Obiettivo: Il capo, che è garante delle esperienze educative, ha comunque la mediazione dell’intera comunità e questo gli consente di aiutare il ragazzo a maturare scelte autonome. Aiutare i capi a discernere il proprio ruolo all’interno della comunità. Quanto e quando intervenire? |
RS.CB.2 | La partenza | Bisogno formativo: Capire il ruolo del capo in rs di fronte alla Partenza Obiettivo: Aiutare i capi a dismettere l’idea che è il capo a “dare la Partenza”. |
B) BELLA FRA – una comunità per crescere
RS.BF.1 | Cittadini attivi, non pigri! | La Progressione Personale nella Scelta Politica Bisogni: riconoscere i passi che portano gli rs a maturare nella propria scelta politica Obiettivo: individuare e valorizzare gli strumenti della branca che consentono di rendere progettuale e concreta la scelta politica |
RS.BF.2 | Taccuino o app nel punto della strada? L’importanza di lasciare una traccia! | Il Punto della Strada Bisogni: riappropriarsi dell’utilizzo di questo strumento Obiettivo: rimettere al centro il valore della comunità educante. Limiti e opportunità di comunità piccole o grandi. Saper dare concretezza. |
RS.BF.3 | “Manda me”, il ruolo del capo nella mediazione tra la comunità e il territorio | Bisogni: saper mediare tra esigenze del territorio e bisogni della comunità Obiettivo: vedere l’esperienza di servizio non solo come risposta ad un bisogno ma come esperienza di crescita. |
RS.BF.4 | Tutto col gioco niente per gioco | Bisogni: come capi saper valorizzare le competenze degli rs per metterle a frutto e accrescere Obiettivo: Giocare. Riscoprire il gioco come occasione per costruire comunità e interiorizzare valori. |
C) STAI CHILL – camminare con Dio
RS.SC.1 | Nelle mani, negli occhi, nel cuore di Dio | Bisogni: diminuire la “paura” del mettersi “a nudo” nella comunità rs rispetto alla propria relazione con Dio Obiettivo: Fare esperienza di Dio. |
INTERBRANCA
A) CIAO BRO – uno sguardo ai nostri ragazzi
IB.CB.1 | Dalla promessa alla partenza: il ruolo dei simboli | Riscoprire la potenzialità del linguaggio simbolico. Ripercorrere le principali cerimonie e il linguaggio simbolico che le accompagna durante il percorso di PPU del ragazzo |
IB.CB.2 | Io ti vedo | Imparare a “leggere” i ragazzi. Riscoprire strumenti metodologici (4 punti di BP, …) e non solo per comprendere a 360° il ragazzo che abbiamo davanti, per costruire una relazione educativa migliore |
IB.CB.3 | Scout, che stress! | Dare strumenti per vivere serenamente il ruolo di capo e la relazione educativa. Conoscere, diventare consapevoli e sperimentare modalità efficaci di gestione delle situazioni più difficili nella vita di un capo |
IB.CB.4 | Educare all’affettività (da capi scout) come è perché. Modalità e strategie pratiche | Sostenere l’intelligenza emotiva, la percezione del sé, la comunicazione efficace, e le relazioni interpersonali. |
B) BELLA FRA – una comunità per crescere
IB.BF.1 | Comunika-azione | Obiettivi: favorire relazioni mature, delineare un’alleanza educativa. Contenuti: lavorare sulla comunicazione non violenta attraverso varie tecniche costruttive. Fornire criteri di lettura declinando il ruolo dell’adulto. |
IB.BF.2 | La Partenza | Bisogno formativo: prendere consapevolezza che in tutto il cammino dei ragazzi devono essere proposte esperienze significative che consentano loro di acquisire competenze, capacità di lettura e senso critico per arrivare alla consapevolezza “finale” di aver acquisito le scelte della Partenza. Obiettivo: Aiutare i capi a dismettere l’idea che è il capo RS a “dare la Partenza”. |
IB.BF.3 | Servizio associativo | Bisogno: riconoscere che il servizio, soprattutto quello associativo, è un’esperienza educativa prima ancora che un bisogno delle branche Obiettivo:migliorare la relazione tra capi e rs in servizio |
C) STAI CHILL – camminare con Dio
IB.SC.1 | Emmaus: coast to coast | Bisogno: attualizzare e stare al passo con i nostri ragazzi nei percorsi di catechesi Obiettivo: acquisire familiarità e dimestichezza con lo strumento “Emmaus” |
IB.SC.2 | Questa catechesi è un art attack | Bisogno: come costruire catechesi Obiettivo: acquisire tecniche, stili, modalità e linguaggi per la progettazione di percorsi di catechesi significative |
CAPI GRUPPO
A) CIAO BRO – uno sguardo ai nostri ragazzi
CG.CB.1 | Narrare la PPU: solo il 95%?! | Come parlare di PPU in Co.Ca. in modo efficace, che il ragazzo sia il centro dei nostri pensieri, partendo sempre dagli aspetti positivi e non fermandosi ai soli aspetti negativi. Con uno sguardo che parta dall’oggi ma arrivi all’uomo/donna della partenza |
CG.CB.2 | P.E.: dall’analisi alla verifica costruito intorno a loro! | Un Progetto Educativo è condiviso se è utile, è utile se centrato sui ragazzi. Perché ci serve? Come costruirlo veramente sulla realtà locale? Come costruire un’analisi che racconti i nostri e non tutti i ragazzi? E da questa analisi come trarre i giusti obiettivi? |
CG.CB.3 | BES: estote parati! | Conoscere i BES (bisogni educativi speciali). Cosa sono e cosa hanno a che fare con il metodo scout. Come supportare gli staff? Quanto essere esperti di scoutismo ci può aiutare a sostenere i ragazzi nell’affrontare le loro difficoltà? Come interfacciarsi con i genitori? |
B) BELLA FRA – una comunità per crescere
CG.BF.1 | Confronti generazionali | Bisogni: la Co.Ca. è capace di sostenere i bisogni e dei capi. E di curare i rapporti intergenerazionali. Obiettivi: dare consapevolezza ai capi gruppo delle realtà che i capi vivono in base alla loro età. Riflettere su come la Co.Ca. può essere un luogo di accoglienza dei punti di forza e punti di debolezza di capi giovani e meno giovani. |
CG.BF.2 | Sentire, pensare, parlare | Bisogni: gestione del gruppo, tecniche di comunicazione, gestione del conflitto. Obiettivi: acquisire tecniche e strumenti per gestire il dialogo fra capi, per aiutare i capi gruppo ad animare le Co.Ca. (anche, ma non solo, nelle situazioni di conflitto) |
C) STAI CHILL – camminare con Dio
CG.SC.1 | Come trovare un ASG nel pagliaio | Chiarire la figura dell’ASG e quale ruolo può rivestire per la Co.Ca. e il gruppo. Come collabora con l’AE o come ne può “sopperire” la mancanza. Dare strumenti, condividere buone prassi e modalità per coinvolgerlo e renderlo attivo e proattivo |
CG.SC.2 | La Co.Ca. in cammino con Dio | Come un capo gruppo può curare la dimensione spirituale della Co.Ca., mantenendo vivo il cammino di fede e la bellezza e l’importanza di condividerlo in comunità. |
Il Convegno si svolgerà presso il Palariso di Isola della Scala (VR) in Via Parco del Riso, 1
Il pernotto sarà in tenda. Le Comunità capi si organizzeranno con le tende, privilegiando quelle a più posti per usare lo spazio a disposizione in modo consapevole, nel rispetto delle esigenze dei singoli Capi.
È consigliato, in ottica di sostenibilità, portare il bicchiere personale, le posate e la gavetta.
Si può arrivare nell’area dedicata per sistemare le tende a partire dalle ore 10:00 del mattino di sabato 5 aprile.
Sabato
13.00-15.00 registrazioni presenze
15:00 Apertura, alzabandiera e saluti autorità
16:15 Divisione in gruppi
16:30-17:30 1° tavola rotonda
17:30-18:00 Break
18:00-19:00 2° tavola rotonda
20:00 Cena al sacco di Comunità capi
21:00 Spettacolo serale
23:00 Conclusione della giornata
Domenica
08:00-9.00 Colazione, registrazioni presenze
09:00 S. Messa in Palariso
10:00 Laboratori divisi nei 2 spazi coperti o all’esterno
12:30 Pranzo di Comunità capi
13:30 Chiusura con saluti
14:00 Smontaggio tende, campo e pulizie
In linea con le quote deliberate per gli eventi dei ragazzi il Consiglio regionale ha stabilito la quota individuale di partecipazione in € 25,00 da pagare su Buona Caccia al momento dell’iscrizione.
La quota di partecipazione comprende il pranzo della domenica; per il sabato sera ogni Comunità capi si potrà organizzare con cena al sacco; per la colazione e momenti di pausa potremo sostenere alcuni clan acquistando dei buoni in fase di accoglienza all’evento. La domenica sarà offerto un riso, secondo la ricetta locale; eventuali esigenze alimentari diverse saranno raccolte in fase di registrazione su Buona Caccia.
Il Consiglio regionale ha inoltre stabilito una quota di solidarietà per i Capi che non potranno partecipare, pari a € 5,00. Per il pagamento della quota di solidarietà saranno date indicazioni alla conclusione del convegno, in accordo con i Responsabili di Zona. La scelta di fissare una quota di solidarietà è basata su un principio di sussidiarietà in quanto la formazione dei Capi è un bene grande per la nostra Associazione soprattutto per i ragazzi e le ragazze che ci sono affidati.
In treno: è stato organizzato un treno straordinario e riservato che da Mestre passerà per Padova, Vicenza, Verona P. Nuova e arriverà a Isola della Scala. Il costo del biglietto è compreso nella quota di partecipazione. Questa è una scelta di sostenibilità. La partenza da Mestre sarà alle 11.56 e l’arrivo a Isola della Scala alle ore 13.25. Domenica la partenza da Isola della Scala sarà alle ore 14.53, con arrivo a Mestre alle 16.16. L’accesso al treno è gratuito, non serve biglietto, basta l’uniforme/fazzolettone, è disponibile per tutti i partecipanti, anche per chi in preiscrizione aveva scelto altri mezzi.
Orari:
In auto: il Palariso è una struttura fieristica facilmente raggiungibile in auto, offe ampia opportunità di parcheggio.
Il convegno sarà un Modulo Formativo e per questo sarà necessario validare le presenze per poter curricolare la formazione di ciascun Capo!
Invitiamo i Capi a portare il barcode ricevuto al completamento dell’iscrizione su Buona Caccia all’interno dell’ultima mail di conferma (allegato pdf). Il codice sarà necessario per rendere più funzionale la validazione delle presenze. I Capi potranno avere con sé il codice sia in formato digitale che cartaceo.
Sarà organizzato un servizio kinderheim in base alle richieste pervenute.
Per farne richiesta sarà necessario compilare la scheda kinderheim (clicca sul LINK per scaricare la scheda da compilare) e allegarla come pdf nell’iscrizione in BuonaCaccia.
Ogni Capo può partecipare a due tavole rotonde del sabato pomeriggio. La scelta sarà richiesta durante la compilazione dell’iscrizione su Buona Caccia e non sarà possibile modificarla: i Capi dovranno indicare l’ordine di preferenza. La partecipazione sarà garantita a tutti, riservando la precedenza in ordine di iscrizione.
Nella fase di iscrizione su Buona Caccia ad ogni Capo sarà chiesto di indicare una delle cinque categorie:
– La progressione personale in branca LC
– La progressione personale in branca EG
– La progressione personale in branca RS
– La progressione personale in una visione di interbranca
– La progressione personale nella visione del Capo gruppo.
In base alle scelte fatte, e ai numeri di preferenze per ciascun filone, in un secondo momento, i Capi riceveranno una mail per scegliere il laboratorio previsto per quella categoria. I laboratori potranno accogliere al massimo 30 Capi e saranno attivati in base alle iscrizioni.
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