Nel Veneto torna l’incubo alluvione e la Regione chiama a raccolta il volontariato. Di nuovo in emergenza, a causa dei problemi idraulici e idrogeologici che hanno interessato mezza regione, anche i capi dell’AGESCI Veneto sono scesi di nuovo in campo per fronteggiare l’emergenza maltempo dei primi giorni di febbraio. Scenario di coinvolgimento questa volta è stato il Co.R.Em. a Mestre (Coordinamento Regionale Emergenze), in pratica la sala operativa dove viene gestita la risposta alle situazioni di crisi su tutto il territorio veneto, in stretto collegamento con gli enti e le istituzioni locali. Diversi i fronti che hanno visto impegnata la protezione civile regionale, dagli allagamenti di diverse aree, come la Bassa padovana, il Trevigiano e il Veneto orientale, ai fenomeni franosi e di dissesto idrogeologico in atto sulla Pedemontana e sui colli, finendo per la grave e prolungata emergenza neve in montagna. I nostri volontari, a seguito dell’attivazione del 4 febbraio, sono stati impiegati presso il Co.R.Em. a partire da martedì 4 febbraio, in supporto ai servizi di segreteria e in coordinamento con i funzionari regionali della sala operativa e da domenica 9 febbraio si stanno occupando anche del censimento dei danni in contatto con i comuni più colpiti. Impiegati finora 23 volontari, suddivisi in squadre. I capi in servizio appartengono alle zone di Mestre, Treviso, Scorzè, Rovigo; numerose disponibilità sono giunte anche da altre zone del Veneto.
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